I figli non si pagano

Vedo che monta l’esecrazione verso i “genitori committenti” della bimba ucraina. La risolviamo sempre così: additando. L’orrore è invece nella norma che ha consentito il loro comportamento, l’orrore è in chi ci racconta che comprare bambini da uteri affittati sia legittimo, l’orrore è in chi pubblicizza tale pratica (illegale sul territorio italiano) e organizza addirittura fiere per irrorare questo business miliardario che affitta, compra e vende donne e neonati. Se abbiamo accettato tutto questo senza emettere fiato, che colpa ha la coppia di Novara se non quella di aver creduto a questa ingannevole narrazione ideologica? Si sono fidati dei Tiziano Ferro e dei Nichi Vendola, degli Elton John e delle Nicole Kidman, dei Ricky Martin e delle Zheng Shuang. Ah già, di Zheng Shuang non sapete nulla perché la stampa italiana queste storie non ve le racconta. È una famosissima attrice cinese, testimonial licenziata dal brand Prada qualche mese fa perché ha abbandonato due figli avuti con l’utero in affitto. Già, è già successo. I genitori di Novara ricalcano un modello già ripetutosi migliaia di volte, perché la narrazione ideologica poi si scontra con la realtà ed essere “genitori committenti” è un ossimoro. Come in Italia sappiamo bene dai tempi di Filomena Marturano “i figli non si pagano”. Era quella narrazione, erano quei testimonial, erano quelle norme lasche, erano quelle registrazioni anagrafiche imbroglione che andavano contestati, stracciati, resi stigma. Invece una certa cultura ha voluto legittimare il mercato dei nuovi schiavi, dove le persone sono cose da affittare e comprare, pensando di cavarsela oggi usando la coppia di Novara come capro espiatorio. Per poi continuare ad andare avanti con l’andazzo di prima. Fino alla nuova fiera campionaria delle mamme e dei figli.