Politica
di Roberto Signori
Nomine Rai, c’è l’accordo politico
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Sembra essere la volta buona per le nomine in Rai. Dopo ore di discussione tra i partiti nomi prescelti sarebbero quelli di Monica Maggioni al Tg1, Gennaro Sangiuliano stabile al Tg2 e Simona Sala al Tg3.
Come previsto, Mario Orfeo ha ottenuto una direzione di genere, quella degli Approfondimenti giornalistici i cui contenuti però andranno precisati. Mentre il posto che era di Simona Sala alla direzione del Radio giornale e di RadioUno è andata a Andrea Vianello che lascia RaiNews24 all’attuale vicedirettore Paolo Petrecca (centrodestra) e non al direttore uscente del Tg1, Giuseppe Carboni che al momento non ha collocazione.
È stata proprio la trattativa su quest’ultimo a creare i maggiori problemi: per il M5S abbandonare il tg della rete ammiraglia significava un grosso vulnus. Ecco perché fino alla fine ha cercato di difenderla, in seconda battuta Giuseppe Conte avrebbe provato a far saltare la nomina della Maggioni per un profilo più affine al movimento.
Anche Giorgia Meloni ha dovuto rinunciare alla direzione di un Tg per il candidato Nicola Rao. La Lega ottiene invece la conferma di Sangiuliano al Tg2 e di Alessandro Casarin al TgR. Mentre allo sport l’ha spuntata Alessandra De Stefano che prende il posto di Auro Bulbarelli.
Ma la battaglia non finisce qui. L’amministratore delegato Carlo Fuortes domani in consiglio, a Napoli, dovrà gestire il malumore dei consiglieri che hanno rifiutato di incontrarlo stamattina per parlare all’ultimo minuto dei criteri delle nomine. Ai consiglieri spetta votarle e a questo punto bisognerà vedere fino a che punto la loro insofferenza si riverserà sulle candidature. Per respingere le nomine servono di due terzi dei voti. Un quorum molto difficile da raggiungere.