Società
di Roberto Signori
Gli studenti alzano la voce
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Scontri e tafferugli davanti alla facoltà di Economia della Sapienza, in via del Castro Laurenziano, dove è stato necessario l’intervento della polizia. Una settantina di giovani -ha protestato contro la Giornata internazionale dello studente organizzata dall’ateneo con tanto di tavola rotonda dal titolo “L’università di oggi e di domani”.
“Nessuno spazio di intervento è dato ai protagonisti e alle protagoniste di questa giornata e dell’università, ovvero noi studenti e studentesse”, spiegano dal sindacato studentesco Link. “Per decidere del nostro futuro, invece, la Sapienza ha scelto di dare spazio a personaggi che nel corso degli ultimi 15 anni hanno completamente distrutto l’università pubblica, continuando a farlo durante questa crisi pandemica, mettendo all’ultimo posto l’istruzione nel Pnrr e determinando, così, un’accelerazione impressionante del peggioramento delle condizioni dell’università in Italia, già fanalino di coda dell’Europa sul diritto allo studio”.
Dopo i primi disordini - l’evento solo all’ultimo è stato spostato dalla Città Universitaria alla facoltà di Economia - sono arrivate anche camionette della polizia e uomini e donne in tenuta antisommossa, che per circa mezz’ora si sono assicurati che le porte della facoltà rimanessero chiuse.
Poi il gruppo se n’è andato, “nonostante qualcuno sia comunque rimasto seduto sugli scalini della facoltà”, racconta la giovane, a cui poi qualcun’altro ha consegnato un volantino degli Studenti contro il Green pass, che invece terranno un dibattito domani, 18 novembre, davanti all’ingresso della Città Universitaria in piazzale Aldo Moro per protestare contro l’obbligo della certificazione per accedere agli atenei.
Gli studenti di Link Roma, che hanno guidato il blitz, chiedono “di parlare di università gratuita per aumentare gli studenti e i laureati, di un piano almeno decennale di assunzione stabile di ricercatori in tutte le università e di un aumento del fondo annuale destinato a tutti gli atenei”.