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di Roberto Signori
Wyszogrodzka: “L’aborto è minacciato in tutta Europa”
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“Non si può non essere attivisti in Polonia, oggi, con la situazione che stiamo vivendo”. Così l’attivista polacca Iwona Wyszogrodzka nel suo dialogo all’Arena Robinson con il giornalista e scrittore Roberto Brunelli, dedicato alle politiche sui diritti di genere del governo di Mateusz Morawiecki. Wyszogrodzka ha sottolineato che l’antiabortismo è un fenomeno molto diffuso in tutto il continente, come in Italia: “Quando vedo Salvini, Marine Le Pen, i fascisti portoghesi o la destra tedesca penso che questo non è solo un mio problema, ma riguarda noi tutti europei”.
Il 22 ottobre 2020, il Tribunale costituzionale polacco ha dichiarato incostituzionale la disposizione della legge del 1993 sulle condizioni per l’interruzione di gravidanza. Tale legge consentiva l’aborto nei casi in cui gli esami prenatali o altre considerazioni mediche indicassero un’alta probabilità di anomalia grave e irreversibile o di una malattia incurabile pericolosa per la vita del feto. Questo ha comportato un divieto di aborto de facto, dal momento che la stragrande maggioranza degli aborti legali effettuati in Polonia si basava sul suddetto motivo. Da qui proteste e polemiche supportate anche dai media italiani di sinistra.