Chiesa

di Tommaso Ciccotti

Honduras: “Non c’è Natale senza Cristo”

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Impegniamoci seriamente e responsabilmente nella ricostruzione di cui il nostro Paese ha bisogno, che è un vero processo di pace”. Così scrive la Conferenza episcopale honduregna nel suo messaggio di Natale, firmato dal presidente dell’episcopato, monsignor Ángel Garachana Pérez, vescovo di San Pedro Sula, e dal segretario generale, padre Emigdio Duarte Figueroa.

Anche Papa Francesco – ricordano i vescovi - ha voluto “insegnarci che il processo di pace è un impegno costante nel tempo, perché è un lavoro paziente che cerca la verità e la giustizia, e si apre passo dopo passo a una speranza comune, più forte di ogni avversità”. L’Honduras in questo processo – affermano - “ha bisogno di ognuno dei suoi figli”, che devono imparare in questo Natale a vivere insieme due esperienze: “la tenerezza della famiglia che celebra la vita, ma anche la solidarietà del popolo che cammina verso la liberazione”.

Contemplando il Figlio di Dio fatto uomo – si legge nel messaggio – ci rendiamo conto che “spesso non siamo capaci di vivere in solidarietà con i nostri fratelli sofferenti”. A Natale, però, abbiamo l’opportunità “per ricordare che siamo amati e riconciliati con Dio” e cheDio ci ha avvolti nel suo amore, affinché impariamo ad amarci allo stesso modo”. “L’esperienza dell’amore di Dio – spiegano i presuli - deve portarci a costruire relazioni sociali giuste e fraterne; in questo modo possiamo lavorare insieme, con vero impegno e spirito di solidarietà, per fare dell’Honduras la nazione che meritiamo e di cui abbiamo bisogno”.
Il Natale ci ricorda inoltre che Gesù è con noi e che quindi dobbiamo fare attenzione a non privare queste feste del loro “unico e vero significato”, che non ha niente a che fare con “il comprare cose, mangiare o bere, o sparare fuochi d’artificio”. Dobbiamo ricordare che “senza Cristo non c’è Natale”. Questo tempo “dovrebbe essere per tutti noi un segno di speranza per qualcosa di nuovo, per l’anno che sta per iniziare. Diamo a Dio uno spazio nella nostra vita e nella nostra vita familiare; che non si ripeta Betlemme, dove non c’era spazio per Gesù in nessun luogo”.

In conclusione il messaggio narra di salvezza: “Speriamo quindi che il Natale – concludono – rappresenti, anche per noi che crediamo in Gesù, la grande opportunità di portare la salvezza di Dio a tutti”.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

23/12/2021
0812/2023
Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Storie

Vaticano, dall’8 dicembre la Mostra 100 presepi

Proseguono le iniziative culturali del Dicastero per l’Evangelizzazione in preparazione all’Anno Santo 2025. La terza mostra in programma è l’esposizione internazionale di 120 opere di numerosi artigiani raffiguranti la scena della Natività provenienti da tutto il mondo

Leggi tutto

Chiesa

Le scelte inclusive di Papa Francesco

Le nuove regole sull’accertamento dell’eventuale nullità del matrimonio raccontano una Chiesa più forte, non più debole, che non cambia nulla sul piano dottrinale

Leggi tutto

Chiesa

L’altra faccia del convegno vaticano sull’eutanasia

E’ balzata alla ribalta dell’attenzione nazionale la notizia del WMA European Region Meeting on End-of-Life Questions che coinvolgerà una trentina di specialisti della materia in una due-giorni ospitata in Vaticano. L’evento non sembra studiato per far discutere, ma semmai per pura accademia

Leggi tutto

Storie

Gente che è stata muta

Meno sbarchi significa oggettivamente meno morti in mare e meno business sulla pelle dei migranti.  questo governo come Popolo della Famiglia non abbiamo mai fatto sconti, ma nel caso specifico il comportamento è quello corretto e chi protesta e fa sceneggiate è attivato dallo stesso cinismo, fa solo campagna elettorale. A noi interessa parlare di bene comune in materia di immigrazione e lo si fa solo tornando a istituire i flussi, trattandoli per quote a livello europeo, facendo arrivare i migranti integrabili per via aerea o con i corridoi umanitari, spazzando via il business dei mercanti di uomini in Africa e anche in Italia. Salvando così davvero migliaia di uomini, donne e bambini da morte certa nel Mediterraneo e ancora di più nel deserto che molti non riusciranno mai ad attraversare. E andando a prelevare dai Paesi africani migranti che siano veramente in stato di bisogno, perché quattromila euro a uno scafista li può dare solo chi appartiene al “ceto medio” africano e per questo il 90% di chi sbarcava sulle nostre coste negli anni passati era composto da maschi adulti. Troppi dei quali capaci poi di delinquere anche in forma organizzata (la mafia nigeriana è solo uno degli esempi, la fitta rete degli spacciatori tunisini, algerini e marocchini ne è un altro) in collaborazione con le forme nostrane di criminalità specie nel Sud Italia ma non solo.

Leggi tutto

Chiesa

PAPA FRANCESCO SANTA MESSA CONCLUSIVA DEL 52.mo CONGRESSO EUCARISTICO INTERNAZIONALE

Innanzi ad oltre centomila fedeli, Francesco celebra la Statio Orbis per concludere il 52.mo Congresso eucaristico internazionale di Budapest. Nell’omelia invita ad aprirsi “alla novità scandalosa” di Dio, “servo crocifisso” e non “messia potente”.

Leggi tutto

Chiesa

Papa Francesco scrive al patriarca Bartolomeo

Lettera di Papa Francesco al “caro fratello” in occasione del 30° anniversario dell’elezione a Patriarca ecumenico di Costantinopoli:

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano