Chiesa

di Raffaele Dicembrino

Patriarca Kirill: vivere il Natale saldi nella fede

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“La gioia di sapere che sei al sicuro, perché il Signore è lì, vicino a te”: è questo il senso del Natale racchiuso nel messaggio che il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, rivolge ai fedeli della Chiesa ortodossa russa. In tempo di pandemia da Covid-19, spiega, manca “il senso di sicurezza, protezione e tranquillità”, perché “un flagello devastante continua a modificare la vita quotidiana”, impedendo all’umanità di fare progetti e rendendo il domani incerto. Ed è proprio in questo contesto che emerge in modo particolare “la fragilità dell’esistenza umana”, accompagnata dalla consapevolezza che “ogni nuovo giorno è un dono inestimabile di Dio”. Di qui, l’esortazione del Patriarca a comprendere che “solo l’amore del Signore è in grado di rafforzarci nelle nostre prove, di scacciare la paura dal nostro cuore e di darci la forza di compiere opere buone”.

Per questo, Kirill incoraggia i fedeli a vivere il Natale con misericordia e restando saldi nella fede, pronti ad abbandonarsi all’amore di Dio, “sperando e confidando fermamente in Lui”, l’unico in grado di aiutarci a “superare le difficoltà”. Il modello a cui guardare, continua il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, è quello della Vergine Maria, colei ha partorito in Figlio in un’umile mangiatoia, ma che si è lasciata colmare il cuore dall’amore del Signore. “Questo amore – si legge nel messaggio - trasformava tutto ciò che la circondava, e la Beata Vergine non si accorgeva dei disagi o della grande povertà” in cui avveniva il parto. Al contrario, gli uomini del nostro tempo, durante il lockdown imposto dalla pandemia, hanno percepito la propria casa “come una prigione e sono sprofondati nella tristezza”.

Il Natale è l’auspicio di Kirill – possa essere un’occasione per “scuotere dalle nostre anime le catene della paura e della sfiducia, dell’ansia e della disperazione”, grazie all’ascolto della voce del Figlio di Dio, venuto al mondo per la salvezza di tutti coloro che sono “stanchi e oppressi”. La nascita di Gesù è una gioia dalla quale nessuno è escluso, conclude il Patriarca russo, augurando infine ai fedeli “la salute dell’anima e del corpo, la gioia dello spirito e la forza di avanzare sulla via della salvezza”. Da ricordare che per le Chiese che seguono il calendario giuliano, come quella ortodossa russa, il Natale del Signore si celebrerà il 7 gennaio 2022.

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23/12/2021
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