Società
di Giuseppe Udinov
Cuba e il nuovo codice delle famiglie
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Il Parlamento cubano ha approvato il progetto del nuovo “Codice delle Famiglie”, che sarà sottoposto a referendum in questo 2022 e che apre le porte al “matrimonio” omosessuale, all’adozione gay, ai “diritti sessuali e riproduttivi” (cioè contraccezione e aborto) e all’ideologia gender.
L’Assemblea Nazionale del Potere Popolare (Parlamento) ha infatti approvato il Codice della Famiglia, che definisce il matrimonio come “l’unione volontaria di due persone”, senza differenziazione di sesso e include “il pieno sviluppo dei diritti sessuali e riproduttivi nell’ambiente familiare indipendentemente da età, sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere, disabilità o qualsiasi altra circostanza personale; incluso il diritto all’informazione scientifica sulla sessualità, la salute sessuale e la pianificazione familiare, in ogni caso, adeguata alla loro età”.
Il diacono salesiano cubano Maykel Gómez Hernández ha affermato durante un’omelia del 26 dicembre che il nuovo Codice della Famiglia, “invece di aprire ai genitori la possibilità di scegliere la migliore educazione per i loro figli, cerca a tutti i costi di imporre un’educazione dove, ancora una volta, la libertà di decidere brilla per la sua assenza. Non possiamo permetterci il lusso di assistere a come le false ideologie stanno distruggendo la società, che a sua volta distrugge la persona”.