Chiesa
di Tommaso Ciccotti
Vaticano - Verso il Giubileo in San Pietro
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Si avvicina il Giubileo del 2025 e la Basilica di San Pietro si riorganizza per questo grande evento di fede. Lo spiega in questa il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica vaticana.
Eminenza, il Papa lo scorso 11 febbraio ha definito l’anno giubilare un “dono di grazia” da vivere attraverso “pellegrinaggi, indulgenze, testimonianze vive di fede”. Nella lettera a monsignor Fisichella, Francesco invita la comunità cristiana a vivere l’Anno Santo “in tutta la sua pregnanza pastorale”. In che modo vi sentite coinvolti?
Anche la Basilica di San Pietro si sente chiamata ad accogliere l’invito del Pontefice per preparare nella continuità e nell’innovazione della sua missione il triennio che ci separa dall’Anno Santo. In particolare, la Basilica si prepara al grande Giubileo del 2025 nel segno dell’Apostolo Pietro che si rivolge ai credenti dell’Asia Minore, nella prima delle due lettere a lui attribuite, invitandoli innanzitutto a riscoprire le ragioni spirituali della speranza: Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva (1 Pt 1,3). Nel mostrarsi come Santuario, la Basilica di San Pietro vuole continuare a essere ristoro spirituale dei ‘pellegrini di speranza’, come li definisce Papa Francesco, luogo in cui sperimentare la riconciliazione che sgorga dall’incontro con Gesù ed elevare una unanime preghiera affinché il Suo regno di giustizia e di pace si diffonda su tutta la terra; ma la Basilica vuole essere anche luogo di incontro e di riflessione sui temi della fraternità e dell’ambiente scelti dal Santo Padre per aiutare il mondo ferito dopo la pandemia e dalle guerre in corso a una ‘rinascita di cui tutti sentiamo l’urgenza’.
Come vi state preparando?
La pastorale ordinaria e straordinaria della Basilica si sta rinnovando per ‘tenere accesa la fiaccola della speranza’. Anzitutto, sotto il profilo spirituale per offrire la possibilità di immergersi nella preghiera e nell’adorazione; poi in quello ecclesiale per favorire l’incontro con la spiritualità petrina nel luogo della sua tomba; infine, sotto il profilo culturale per permettere di contemplare le opere d’arte sacra della Basilica. In vista del Giubileo la Basilica si sta preparando ad accogliere i milioni di pellegrini che si prevede giungeranno da tutto il mondo. Fin da questo anno, vengono proposti alcuni appuntamenti articolati nel triennio intorno ai temi della prossimità e della cura (2022), della riconciliazione e purificazione della memoria (2023) e dell’amore politico (2024); il cammino approderà nel 2025 all’esperienza giubilare della fraternità (universale) dei ‘pellegrini di speranza’. Le aree tematiche scelte per il triennio di preparazione affiancheranno e accompagneranno le proposte del Comitato per il Giubileo. Al contempo, grazie anche al nuovo slancio legato all’animazione liturgica e alla pastorale della Basilica sia del Capitolo Vaticano sia della Parrocchia di San Pietro, si stanno riordinando le celebrazioni liturgiche e le pratiche sacramentali e promuovendo alcune proposte per favorire la pietà popolare e la dimensione contemplativa della preghiera. Ci riferiamo ad esempio alla programmazione e alla realizzazione di momenti di riflessione e di orazione vissuti in forma processionale dedicati a San Pietro e alla Madonna, al pio esercizio della Via Crucis, all’animazione dell’adorazione eucaristica, alla narrazione della vita di Gesù e alla nascita della Chiesa con inclusa la testimonianza dell’apostolo Pietro.