Società
di Roberto Signori
ARGENTINA - No al crimine della tratta in Ucraina e nel mondo
Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano
Preghiamo per le vittime di questo conflitto e imploriamo urgentemente la Pace. Esortiamo inoltre le agenzie governative e multigovernative in tutta la regione ad adottare misure estreme di prevenzione e protezione dalla tratta e dallo sfruttamento delle persone”. E’ l’appello lanciato dalla Commissione nazionale Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Argentina e dall’Equipe No alla Tratta, nel documento “No al crimine della tratta in Ucraina e nel mondo”.
Il testo ricorda che la guerra in Ucraina ha innescato una crisi umanitaria che preoccupa i leader di quella regione e del mondo. “Le Nazioni Unite stimano che circa 6,5 milioni di persone siano state sfollate e circa 3,3 milioni siano fuggite in altri paesi, principalmente nei paesi vicini. Le organizzazioni non governative hanno messo in guardia sulle situazioni di mancanza di protezione e impoverimento subite dai rifugiati nei paesi ospitanti. Sappiamo che i rifugiati sono vulnerabili alle strategie di reclutamento delle reti di trafficanti di esseri umani. Ma, in aggiunta, la guerra espone in particolare donne e bambini e bambine a violenze fisiche e sessuali estreme”.
Sono già stati segnalati tentativi di reclutamento da parte di reti di trafficanti al confine polacco con l’Ucraina. Anche nella parte ucraina, trafficanti offrono trasporto, lavoro e luogo di accoglienza “gratuitamente” agli sfollati, nei paesi dell’Europa occidentale.
Il documento sottolinea infine che già molto tempo prima del conflitto l’Ucraina è stata il luogo di origine, transito e destinazione della tratta di persone. Inoltre il paese è noto per la sua legislazione che consente la gestazione da “maternità surrogata” ed è ritenuto un mercato per le adozioni irregolari.