Politica
di Mario Adinolfi
STORIA DI CIALTRONI IN CERCA DI ATTENZIONE
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Adorabili ‘sti tizi del sedicente “Partito” Gay. Non se li fila nessuno neanche nel mondo Lgbt che vorrebbero rappresentare senza riuscirci e oggi si sono inventati una frase da me mai pronunciata per depositare una querela e ottenere 3 minuti d’attenzione sfruttando il mio nome. In un paese serio si tratterebbe di reato di lite temeraria, pagliacciata gravemente punita. Nel paese di pulcinella provano a lucrare sulla contrapposizione. Il Popolo della Famiglia è una grande organizzazione politica nazionale candidata in tutti i grandi comuni. I cittadini possono votare il nostro simbolo e i nostri candidati a Palermo, Verona, Padova, Monza, Parma, Viterbo, Cuneo, Asti, Alessandria, Jesi e tanti altri luoghi in virtù delle migliaia di firme certificate che abbiamo depositato per presentare le liste. Il sedicente “Partito” Gay compie una mera operazione di marketing presentandosi solo sette in comuni con popolazione inferiore ai mille abitanti perché sono i comuni dove ci si può presentare senza raccogliere firme. Saputo che eravamo presenti a Ventotene con la mia personale candidatura a sindaco, a venti minuti dalla chiusura dei termini si sono presentati al comune per depositare una loro lista con allegato un surreale programma sulle malattie sessualmente trasmissibili (questione centrale a Ventotene, come no) e provare a rimediare visibilità attaccandomi. Oggi si sono inventati la querela su frase mai pronunciata con la stessa logica. Deve essere davvero colma di odio la vita di costoro. Da ora in poi mai più una parola su gente così, per cui la vita si riduce a perenne carnevalata. D’altronde sono quelli che irridono nei gay pride i più sacri simboli religiosi, sono onorato di essere ad essi accomunato e di subire la relativa persecuzione. Dal mondo Lgbt sarà la centesima querela che ricevo, io non ne ho mai presentata una (e Dio sa e voi sapete che ogni giorno potrei presentarne decine). Su cento querele sapete quante sono arrivate a processo? Neanche una. Mai. I giudici le stracciano perché sono sempre costruite così, con accuse talmente false e inventate che vengono seppellite da una risata. Il metodo però è intimidatorio e serve a snervare oltre a far spendere risorse (ogni querela necessita di un intervento di un avvocato per evidenziarne l’inconsistenza e gli avvocati costano). Ma non hanno ancora capito che ogni militante del Popolo della Famiglia è dotato di pazienza e tenacia. Possono provare ogni forma di intimidazione. Non ci piegheranno mai. Non mi piegheranno mai, questi quattro cialtroni.