Chiesa
di Giampaolo Centofanti
Il sempre nuovo rivelarsi di Dio ai piccoli
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Il trionfo del cuore di Maria può forse implicare la ricerca di una spiritualità serena, di un discernimento gradualmente pieno di semplicità e buonsenso (nella fede, per un cristiano). San Francesco, santa Teresina, vivevano nella semplicità di cuore ma potevano distinguere meno rigidità, forzature, sensi di colpa… Ora si può comprendere meglio, per grazia, che lo Spirito si rivela nell’umanità (di Cristo). Dunque la piccolezza di cuore non rivela solo cose spirituali, a rischio spiritualismo ma porta con delicatezza, a misura, sempre più tutto l’uomo nel mistero. Allora l’umanità vede vissutamente ogni cosa in modo nuovo. Si rinnova, un semplice può nell’essenza rinnovare, tutta la vita, la cultura, la pastorale. Lo scriba trae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche. Nei modi più diversi, a misura, a seconda delle situazioni, si può avvicinare, per grazia di Dio, tantissima gente. Perché bisogna capire il cammino personalissimo di ciascuno, i suoi bisogni, crescere, con discrezione, insieme… Non dunque una pastorale prefabbricata e astratta. Il cuore, non spiritualistico, non razionalistico, non pragmatistico, non moralistico… ma divino e umano di Gesù è la chiave di ogni cosa. Lo Spirito che scende come una colomba e rimane nell’umanità di Cristo come nel suo nido naturale. Una sempre più profonda ed equilibrata consapevolezza della coscienza spirituale e psicofisica in Gesù. La grazia è divina e umana in lui. Si può dunque intuire, per grazia, la via del cuore nella luce dello Spirito di Gesù che scende come una colomba. L’uomo cessa di chiudersi nei propri ragionamenti. La luce orienta il cuore a fidarsi del suo dono. Quando la luce infonde la fede la coscienza spirituale e psicofisica, il cuore, è mosso a fidarsi di Gesù. Non riduttivi ragionamenti, riduttive emozioni. Il Signore spiazza ancora una volta in modo nuovo con la piccolezza e la semplicità.