Politica
di Mario Adinolfi
PARTITI E PARTITINI
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Debole la lettura mediatica che prende l’Alternativa per l’Italia e l’assimila ai “partitini”. I partiti maggiori sono alla scissione della scissione, non si contano ormai i frammenti nati dal M5S, il Pd ha visto scindersi Italia Viva e LeU, che manco esiste più e ora ci sono Articolo 1 e Sinistra Italiana che s’è messa con Europa Verde in un guazzabuglio che sfido chiunque a raccontare nel dettaglio. Tutto questo mentre i leader dei partiti (non nuovi) che presero 220mila e 315mila voti alle politiche 2018 proprio per non essere “partitini” avviano processi di aggregazione. E mica ci fermiamo qui. La proposta aggregativa va oltre il PdF e Exit: noi siamo convinti che serva aggregare tutto ciò che intende costituire un’alternativa all’attuale area di maggioranza che si sta disgregando e si disgrega per paura del giudizio elettorale degli italiani. Che noi invece non temiamo perché, come abbiamo spiegato Simone Di Stefano ed io in una intervista doppia all’Adnkronos, in questo decisivo tornante della storia i nostri nomi sono tra i pochi che in politica evocano valori precisi, un orizzonte ideale di riferimento molto chiaro, che guida la nostra azione politica sostanziandosi in proposte programmatiche chiare, non in un banale essere “anti”. Siamo noti per le nostre idee e solo per quelle amati o avversati, non per aver intrallazzato nel palazzo al fine di mantenere un’indennità parlamentare come tutti gli affiliati ai partiti “maggiori” che questo squallido spettacolo stanno offrendo agli italiani dopo essersi alleati nelle maniere più oscene pur di tenere in vita la legislatura che garantiva loro le prebende. Vedremo allora alle elezioni quali sono i partiti e quali i partitini, secondo il giudizio degli italiani, quando finalmente sarà data loro la possibilità di esprimerlo. Chi ha dignità sosterrà l’Alternativa per l’Italia.