Storie
di Nathan Algren
Ucraina, tensioni dopo l’attentato a Mosca
Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano
Nessuna verità è emersa finora sull’attentato che ha ucciso Darya Dugina, morta nell’esplosione di mezzo chilo di tritolo sotto il sedile del suo Suv, dove doveva trovarsi anche il padre per fare insieme ritorno a Mosca. Le autorità russe sembrano puntare sulla matrice ucraina, ma una delle ipotesi circolata in queste ore è che l’assassinio sia opera di gruppi anarchici, ultranazionalisti o filo ucraini attivi sul territorio russo che colpiscono militari o infrastrutture di vario genere, soprattutto ferroviarie.
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato che se verrà confermata la pista ucraina, bisognerà parlare ufficialmente di terrorismo di Stato. Da parte sua, il governo di Kiev ha detto di non avere nulla a che fare con l’accaduto: “Non siamo uno Stato criminale”, ha chiarito Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. E proprio Zelensky in un video diffuso nella notte ha messo in guardia dal rischio che Mosca possa aumentare l’intensità e la natura degli gli attacchi il 24 agosto, anniversario della dichiarazione di indipendenza dall’Unione Sovietica. “Dobbiamo essere coscienti che questa settimana la Russia potrebbe tentare qualcosa di particolarmente crudele”, ha detto il capo dello Stato. Ha quindi invitato a resistere ad ogni provocazione nemica e ricordando gli attacchi subiti ha assicurato: “Gli occupanti risponderanno di ogni loro azione”.
Intanto come misura di sicurezza le autorità di Kiev hanno vietato ogni manifestazione pubblica nella capitale da oggi al 25 agosto. Un coprifuoco è stato decretato negli stessi giorni anche nella regione di Kharkiv. Secondo le autorità ucraine inoltre Mosca chiuderà contestualmente lo spazio aereo nelle confinanti regioni russe di Lipetsk, Voronezh e Belgorod. Il giorno dell’indipendenza coincide tra l’altro con i sei mesi esatti dall’inizio dell’invasione.