Società
di Roberto Signori
Migranti - 48 ore di sbarchi senza sosta
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Gli sbarchi non si fermano nel nostro Paese e sono ora tre i fronti aperti per le rotte migratorie. Oltre alla Sicilia, con anche le sue isole Pantelleria e Lampedusa, i migranti hanno ripreso ad arrivare anche in Calabria e in Puglia. Un flusso che non sembra arrestarsi e che potrebbe proseguire senza sosta anche nelle prossime settimane, se le condizioni meteo-marine dovessero reggere. In caso di vittoria del centrodestra, la coalizione ha promesso una stretta per impedire l’arrivo indiscriminato degli stranieri senza documenti nel nostro Paese, regolamentando le frontiere e dando il via libera all’accesso solo a chi è realmente bisognoso di protezione internazionale. Nel frattempo, però, i confini italiani continuano a essere un colabrodo a maglie larghe. In 48 ore, sono stati oltre mille i migranti giunti nella penisola italiana tra Roccella in Calabria, Augusta e Portopalo nel Siracusano.
Durante la notte del 19 agosto, un gruppo di 70 migranti è stato rintracciato in località Ciolo, suggestiva insenatura rocciosa di Gagliano del Capo, nel Capo di Leuca, in Puglia. Gli stranieri, di sedicente nazionalità bengalese, siriana, irachena, iraniana, kuwaitiana, pachistana e afgana, sono stati rintracciati sparsi in più gruppi in diversi punti della litoranea che conduce a marina di Novaglie. A lanciare l’allarme è stata un’unità navale del Reparto operativo aeronavale di Bari. La motovedetta della guardia di finanza, dopo aver individuato un’imbarcazione lasciata vicino alla costa senza nessuno a bordo, ha informato le unità di terra che hanno trovato i 70 migranti. Poche ore dopo, 59 persone sono giunte a bordo di un catamarano, a Santa Maria di Leuca, poco distante dal luogo del primo rinvenimento. Sono stati intercettati al largo dalle motovedette della Guardia di finanza e condotti a terra dove polizia, carabinieri, Croce rossa, personale medico, per le operazioni di prima accoglienza, identificazione e trasferimento poi presso il centro di prima accoglienza.
A Roccella Jonica sono giorni frenetici. Dopo l’arrivo di martedì scorso di 244 migranti tra cittadini egiziani e siriani e tutti maschi, lo scorso 19 agosto a seguito di un’operazione di soccorso in mare compiuta dai militari della guardia costiera di Roccella, sono giunti 28 migranti, tra cui una donna, tutti provenienti dal Bangladesh. Il giorno dopo, a Roccella Jonica ne sono sbarcati altri 100, che si trovavano a bordo di una piccola barca a vela alla deriva partita circa sette giorni prima dalle coste della Libia, e quindi intercettata nella notte dopo una telefonata di soccorso. Ieri mattina, a conclusione di una operazione di soccorso in mare compiuta dai militari della guardia costiera di Roccella, sono arrivati ulteriori 50 profughi di varie nazionalità
“Quanto sta avvenendo in questi giorni a Trapani, nel Centro di Prima Accoglienza di Milo e negli hotspot di tutta la Sicilia, è decisamente aberrante: decine di agenti oltre a dover fare turni anche di 18 ore continuative senza acqua e senza alcuna tutela, vengono costantemente distolti dal controllo del territorio per doversi dedicare senza tregua alla gestione dei flussi migratori che in questo periodo sono aumentati a dismisura”, denuncia Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp. Questa è una zona sensibile del territorio siciliano, come sottolinea lo stesso Pianese: “Questa situazione si sta verificando in una provincia in cui il controllo del territorio dovrebbe essere una priorità per lo Stato e per tutte le Forze di Polizia, vista la forte incidenza della criminalità organizzata”.