Politica

di Giuseppe Udinov

Politica - Quello “strano” decreto sui poteri speciali

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Politica - E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un provvedimento che conferisce poteri speciali al Presidente del Consiglio dei Ministri sulla base di una legge del 2012 che li prevede in materia societaria per il comparto difesa e sicurezza e in materia di trasporti, comunicazioni e altro.

Il Dpcm, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, n. 133 del 1 agosto 2022, entrerà in vigore il 24 settembre 2022, ovvero il giorno prima delle elezioni politiche, e attribuisce al governo in carica, sia quello Draghi che quello che verrà, poteri speciali che sembrano necessari per mantenere l’Italia nel suo ruolo di paese alleato dell’Ucraina e di fornire armi e istruttori militari, oltre che per assumere decisioni senza il Parlamento in materia di sicurezza nazionale e di difesa, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni. A voi sembra tutto in ordine?

Il Decreto in questione è formato da un solo articolo, il numero 1. L’articolo recita: “1. Il presente decreto disciplina l’attività di coordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri per lo svolgimento dell’attività propedeutiche all’esercizio dei poteri speciali e individua misure di semplificazione dei procedimenti in materia di poteri speciali e di prenotifica, ai sensi del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56”.

Un solo articolo che di fatto semplifica tutte le procedure per il conferimento dei poteri speciali al governo in carica. Ma nessuna indicazione è stata data su cosa secondo Draghi converrà che il governo faccia in concreto con tali poteri. Siamo alle solite, chi governa (c poco conta se sia stato scelto dai cittadini italiani o meno) governa tra misteri e decreti leggi che di chiaro hanno poco anzi, pochissimo.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

14/09/2022
0112/2023
Sant'Ansano

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Media

La presenza politica dei cattolici secondo Torriero

Dopo avere ascoltato, ascoltato e ancora ascoltato Fabio Torriero, sento confermati i pensieri nati in questi mesi di attività politica con il Popolo della Famiglia. Ciascuno di noi, come cattolico e come cittadino, ha il dovere di attivarsi nella polis, a favore della comunità, per il bene comune, secondo le proprie possibilità, i propri talenti, i propri impegni. Ma deve farlo. Non c’è più tempo. Il nostro disimpegno ha creato un vuoto che altri hanno riempito, attraverso l’imposizione di una nuova antropologia. Si può, si deve coniugare preghiera ed azione: la prima sia carburante per le nostre mani, le nostre gambe, la nostra mente. Ma, perché l’impegno dei cattolici in politica si traduca in attività proficue ed efficaci, non si può prescindere da una formazione strutturata, organizzata, che coinvolga tutto il Popolo della Famiglia. È importante comunicare bene agli altri - cattolici e non - perché siamo nati, in che direzione andiamo e quali sono le nostre battaglie.

Leggi tutto

Media

La nostra risposta: fare 5 cose

Contro il Popolo della Famiglia e i suoi dirigenti, invece, c’è una furia feroce che probabilmente è degna di miglior causa. Per la lobby che noi apertamente sfidiamo, per la sua politica contro la vita e contro la famiglia, per la visione del mondo che vuole trasformare le persone in cose, c’è un solo nemico da attaccare con tutte le energie fino a zittirlo: il Pdf. Torniamo alla domanda. Perché? Perché siamo ostinati e organizzati. Due fattori molto temuti: ostinazione e organizzazione. Sanno che ormai in ogni angolo del Paese c’è un nucleo territoriale organizzato del Popolo della Famiglia. Si tratta del frutto di due anni di lavoro casa per casa, compiuto dal Pdf attraverso l’esperienza di ben tre tornate amministrative ma anche con la presenza quotidiana e fattiva di monitoraggio di quel che accade. E così ogni settimana in Italia ci sono almeno dieci iniziative con dirigenti del Popolo della Famiglia che incontrano persone sul territorio, più di cinquecento all’anno. Ci sono gli iscritti, ci sono le liste, ci sono i candidati, ci sono 48.750 firme da raccogliere che saranno agevolmente raccolte, ci sono centinaia di migliaia di voti che certamente i nostri militanti otterranno alle prossime politiche sui 945 coraggiosi che candidandosi alla Camera e al Senato diranno: fate una croce sul simbolo del Popolo della Famiglia, tutto il resto l’abbiamo già sperimentato e ha portato al disastro attuale.

Leggi tutto

Storie

Siria la terra martoriata e dimenticata

Entrare in Siria, terra di cristianesimo primordiale significa cadere in ginocchio e ringraziare Dio, che non ha abbandonato il popolo siriano

Leggi tutto

Politica

Tutta la verità sul reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza continua ad essere punto di controversia tra i partiti al Governo ma anche tra i cittadini. Da un’analisi realizzata dall’Ufficio studi della Cgia, l’Associazione artigiani e piccole imprese, è emerso che ogni posto di lavoro “prodotto” con tale misura è costato allo Stato almeno 52mila euro. Oltre il doppio di quanto spende annualmente un imprenditore privato per un operaio a tempo indeterminato full time.

Leggi tutto

Politica

Report risultati elettorali liste Popolo della Famiglia

Alle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre 2021 il Popolo della Famiglia è stato protagonista con il proprio simbolo in trentanove liste presentate su tutto il territorio nazionale, partecipando a regionali, comunali, municipali e circoscrizionali con un reticolato organizzativo mai così fitto.

Leggi tutto

Politica

Il Popolo della Famiglia a Pomezia

Mario Adinolfi: “all’assemblea nazionale di Pomezia sono state dette parole che resteranno. Un altro pezzetto di strada l’abbiamo compiuto, come piace a noi, insieme. Viva il Popolo della Famiglia”.

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano