Storie
di Giuseppe Udinov
Putin annuncia la mobilitazione parziale dei riservisti
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Al via da in Russia la “mobilitazione parziale” dei riservisti: lo ha annunciato il presidente russo, Vladimir Putin, in un discorso televisivo alla nazione, in cui ha giustificato la decisione con l’obiettivo “di difendere il nostro territorio, il nostro Paese”. Dopo l’annuncio del Cremlino, il ministro russo della Difesa, Sergei Shoigu, ha riferito che saranno mobilitati 300mila riserviti.
Putin ha detto poi che “l’obiettivo dell’Occidente, che non vuole la pace in Ucraina, è l’indebolimento e la distruzione della Russia” come già avvenuto con l’Unione Sovietica. Riferendosi all’attacco all’Ucraina, Putin ha aggiunto che “gli obiettivi principali dell’operazione speciale rimangono invariati”, una operazione che “era necessaria” per “liberare il Donbass, oggi quasi completamente liberato”. Il presidente russo ha poi fatto riferimento all’uso di armi atomiche, affermando che è un ricatto avanzato dall’Occidente. “Ma all’Occidente dico – ha detto ancora Putin - abbiamo tantissime armi con cui rispondere. E useremo ogni strumento per difendere il nostro popolo”.
Il capo del Cremlino ha quindi ribadito il “sostegno ai popoli” delle quattro regioni che terrano un referendum per l’annessione a Mosca. Ieri infatti le due repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk hanno annunciato le date della consultazione popolare per l’annessione alla federazione russa. Si voterà dal 23 al 27 settembre nelle repubbliche filorusse, ma anche nelle regioni di Zaporizhzhia e Kharkiv. Inoltre la Camera bassa del parlamento russo ha approvato una serie di provvedimenti che rafforzano le pene in tempo di guerra con l’applicazione della legge marziale e in particolare anche contro i renitenti alla leva.