Storie
di Giampaolo Centofanti
Importante intervento di Ratzinger
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Per chi sappia come funzionano le trafile nella Curia Romana, la nomina di Luís Ladaria a prefetto dell’ex Sant’Uffizio è tutto fuorché una sorpresa: anche i giornalisti che avevano per tempo confezionato il pezzo con cui “impallinarlo” lo sapevano bene. In ogni critica però è presente un’autobiografia, e il tempismo con cui si stracciano certe vesti dice bene lo stile dell’“informazione”.
Leggi tutto“Una cultura che, di fronte alla sofferenza e al suo dramma, non sa proporre di più e meglio di un diritto a morire – diritto assicurato come suicidio assistito – è delusoria e fuorviante”
Leggi tuttoAnche la concreta strutturazione ecclesiale non nasce dal caso ma da certa mentalità.
Sono per quello che colgo finora contrario all’accorpamento delle diocesi perché il vescovo deve stare vicino alla gente, secondo me deve essere più un parroco. I vescovi oggi sono orientati strutturalmente alle burocrazie e alle astrazioni di palazzo. In una concatenazione di cause tutto è costruito con gli schematismi del razionalismo. Gli accorpamenti tra l’altro rendono più difficile una più diffusa, meno incanalata dall’alto, partecipazione.
In questo tempo difficile vi è tanto bisogno del cuore divino e umano di Gesù.
Talora ci può venire trasmesso il vivere la Parola come una regola astratta. Siamo orientati a “fare i bravi” e non a lasciare maturare in noi la grazia, portati da essa. Ci confrontiamo dunque in vario modo meccanicamente con regole astratte invece di scoprirci condotti verso il nostro cuore semplice nella Luce serena.
Un passo determinante, che può aprire strade nuove a tutto campo.
La Congregazione per la Educazione Cattolica ha emanato una decisiva istruzione nella quale si afferma che è fondamentale che lo studente possa venire formato maturando in ogni cosa, anche nella cultura, alla luce della fede cristiana che liberamente ha scelto ed in altri distinti momenti possa vivere un così autentico scambio con chi forma o cresce alla luce di altre visuali.
Ad una prima lettura appare dunque un documento molto equilibrato che evita i due scogli dell’identitarismo chiuso in sé e dell’incontro omologante e svuotante, senza adeguato sviluppo delle identità.
Una pista che a mio parere si pone alla base di una società rinnovata a tutto campo, favorendo l’autentica maturazione delle persone e dunque anche una più viva democrazia.
Un percorso che può aprire anche ad un’uscita dalla cultura di fede e ragione, nella quale il falso svuotante tecnicismo può tornare ad imperare. Infatti una viva ricerca identitaria ed in altri momenti un autentico scambio possono favorire la ricerca di un vero, non intellettualistico, benessere integrale: la maturazione di ogni persona aiutata a trovare davvero, senza schematismi, moralismi, inutili sbrachi, sé stessa.
La formazione e l’informazione costituiscono le fondamenta di persone e di società davvero rinnovate. Un documento dunque di grande speranza.
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