Chiesa

di Raffaele Dicembrino

Papa Francesco: l’Immacolata ci aiuti a custodire la nostra bellezza

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Papa Francesco all’Angelus intreccia le proprie parole con il Vangelo odierno che “ci introduce nella casa di Maria per raccontarci l’Annunciazione”. L’angelo Gabriele saluta la Vergine così: “Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te”. Pensiamo allo stupore di Maria, spiega il Pontefice, che solo allora “scoprì la sua identità più vera”: quella di essere “piena di grazia, e dunque vuota di peccato”. Maria, sorpresa “della grazia che l’ha fatta bella fin dal primo istante di vita”, interpella il nostro cuore e “porta a stupirci della nostra bellezza”.

Cari fratelli e sorelle, buongiorno e buona festa!

Il Vangelo della Solennità odierna ci introduce nella casa di Maria per raccontarci l’Annunciazione (cfr Lc 1,26-38). L’angelo Gabriele saluta la Vergine così: «Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te» (v. 28). Non la chiama con il suo nome, Maria, ma con un nome nuovo, che lei non conosceva: piena di grazia. Piena di grazia, e dunque vuota di peccato, è il nome che Dio le dà e che noi festeggiamo oggi.

Ma pensiamo allo stupore di Maria: solo allora lei scoprì la sua identità più vera. Infatti, chiamandola con quel nome, Dio le rivela il suo segreto più grande, che lei prima ignorava. Qualcosa di analogo può accadere anche a noi. In che senso? Nel senso che pure noi peccatori abbiamo ricevuto un dono iniziale che ci ha riempito la vita, un bene più grande di tutto, abbiamo ricevuto una grazia originaria. Noi parliamo tanto del peccato originale, ma abbiamo ricevuto anche una grazia originaria, di cui spesso non siamo consapevoli.

Di cosa si tratta? Che cos’è questa grazia originaria? È ciò che abbiamo ricevuto nel giorno del nostro Battesimo, che per questo ci fa bene ricordare, e anche festeggiare! Faccio una domanda. Questa grazia ricevuta nel giorno del Battesimo è importante, ma quanti di voi ricordano qual è la data del proprio Battesimo? Pensateci. E se non la ricordate, tornando a casa chiedete al padrino, alla madrina, a papà o mamma: “Quando sono stato battezzato, battezzata?”. Perché quel giorno è il giorno della grazia grande, di un nuovo inizio di vita, di una grazia originaria che noi abbiamo. Dio si è calato nella nostra vita quel giorno, siamo diventati per sempre suoi figli amati. Ecco la nostra bellezza originaria, di cui gioire! Oggi Maria, sorpresa della grazia che l’ha fatta bella fin dal primo istante di vita, ci porta a stupirci della nostra bellezza. Possiamo coglierla attraverso un’immagine: quella della veste bianca del Battesimo; essa ci ricorda che, al di sotto del male di cui ci siamo macchiati negli anni, c’è in noi un bene più grande di tutti quei mali che ci sono accaduti. Ascoltiamone l’eco, sentiamo Dio che ci dice: “Figlio, figlia, ti amo e sono con te sempre, tu sei importante per me, la tua vita è preziosa”. Quando le cose non vanno e ci scoraggiamo, quando ci abbattiamo e rischiamo di sentirci inutili o sbagliati, pensiamo a questo, alla grazia originaria. Dio è con noi, Dio è con me da quel giorno. Ripensiamoci.

Oggi la Parola di Dio ci insegna un’altra cosa importante: che custodire la nostra bellezza richiede un costo, richiede una lotta. Il Vangelo ci mostra infatti il coraggio di Maria, che ha detto “sì” a Dio, che ha scelto il rischio di Dio; e il brano della Genesi, a proposito del peccato originale, ci parla di una lotta contro il tentatore e le sue tentazioni (cfr Gen 3,15). Ma anche per esperienza lo sappiamo, tutti noi: costa fatica scegliere il bene; costa fatica custodire il bene che è in noi. Pensiamo a quante volte l’abbiamo sciupato cedendo alle lusinghe del male, facendo i furbi per i nostri interessi o facendo qualcosa che ci avrebbe inquinato il cuore; o anche buttando via tempo in cose inutili e dannose, rimandando la preghiera, o dicendo “non posso” a chi aveva bisogno di noi, quando invece potevamo.

Ma, di fronte a tutto ciò, oggi abbiamo una buona notizia: Maria, l’unica creatura umana senza peccato nella storia, è con noi nella lotta, ci è sorella e soprattutto Madre. E noi, che facciamo fatica a scegliere il bene, possiamo affidarci a lei. Affidandoci, consacrandoci alla Madonna, le diciamo: “Tienimi per mano, Madre, guidami tu: con te avrò più forza nella lotta contro il male, con te riscoprirò la mia bellezza originaria”. Affidiamoci a Maria oggi, ogni giorno, ripetendole: “Maria, ti affido la mia vita, la mia famiglia, il mio lavoro, ti affido il mio cuore e le mie lotte. Mi consacro a te”. L’Immacolata ci aiuti a custodire dal male la nostra bellezza.

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09/12/2022
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