Storie
di Giuseppe Udinov
Jk Rowling contro Sturgeon sulla nuova legge gender:
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Le due donne più famose di Scozia, una contro l’altra. Una è la prima ministra scozzese, Nicola Sturgeon, alfiere dell’indipendentismo al di là del vallo di Adriano. L’altra è JK Rowling, la madre di “Harry Potter”, inglese ma residente per molti anni a Edimburgo. Ma stavolta l’indipendenza da Londra non c’entra niente. Perché in questo caso, a provocare lo scontro indiretto le due, è la nuova, controversa legge del governo scozzese sul gender. Un tema che infiamma la scrittrice, come già dimostrato dai suoi tweet online in passato e dalle prese di posizioni nette a favore delle donne biologiche. Dichiarazioni per cui alcuni attivisti trans, oltre ad aver minacciato di morte la romanziera, la chiamano “Terf”, ossia una femminista che esclude le donne che non lo sono biologicamente.
Ora Rowling è passata dalle parole ai fatti. Perché, con i suoi soldi, ha deciso di fondare una sua associazione a favore delle donne vittime di abusi e violenze sessuali in Scozia. Attenzione, solo donne “biologiche” saranno accettate e non di genere femminile: “Perché le donne devono essere aiutate e devono sentirsi protette, soprattutto in situazioni tragiche e drammatiche come queste”. Si chiamerà Beira’s Place e, oltre a essere una lodevole iniziativa nei confronti delle vittime di violenza, si contrappone esplicitamente a un altro centro, simile ma legato al governo scozzese: ossia l’associazione Rape Crisis Scotland, guidato da una donna trans tra l’altro, che ha subito criticato “Beira’s Place” per non accettare donne trans o persone non binarie.
Ma la creatrice di Harry Potter è convinta che questa sia la cosa giusta. E ribadisce: “Ho fondato Beira’s Place per fornire un servizio e una necessità che mi pare urgente per le donne scozzesi. Anche io sono stata vittima di abusi sessuali”, ha ricordato Rowling, “e so quanto sia importante che le persone vittime come me abbiano la possibilità di essere seguite da una associazione che metta al centro le donne e fornisca sostegno con al centro le donne, soprattutto in un momento della loro vita in cui sono vulnerabili”. Beira è la dea scozzese dell’inverno.
Ma cosa c’entra Sturgeon? L’annuncio di Rowling non arriva per caso. Perché la settimana prossima il governo scozzese si appresta a far approvare una legge, la Gender Recognition Reform (Scotland) Bill, che ha scatenato polemiche nelle ultime settimane. Secondo la nuova legislazione, infatti, una persona che vive in Scozia potrà cambiare autonomamente, sui documenti di riconoscimento e alle anagrafe, non solo il suo genere ma anche il sesso. Insomma, basterà un’autocertificazione. Rowling ha criticato duramente il nuovo disegno di legge e ha definito la prima ministra Sturgeon “una distruttrice dei diritti delle donne”.