Storie

di Roberto Signori

L’Olanda frena sui trattamenti transgender per i bambini

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

La propaganda transgender sta cedendo il passo alla realtà anche in molti dei paesi più progressisti su questi temi. Un reportage del giornalista Jan Kuitenbrouwer e del sociologo Peter Vasterman pubblicato recentemente sul NRC Handelsblad, uno dei maggiori quotidiani olandesi, ha infatti rivelato l’inaffidabilità dello studio scientifico su cui è stato basato il cosiddetto “protocollo olandese”, ovvero il trattamento di bambini con disforia di genere con bloccanti della pubertà.

Secondo quanto emerso grazie al reportage questo protocollo si basa su un unico studio del 2006 che introduce il concetto del “cambio di sesso per bambini transgender” e che sarebbe stato finanziato da “Ferring Pharmaceuticals”, l’azienda che commercializza la triptorelina, il farmaco con cui viene fermato il naturale sviluppo di bambine e bambini.

Gli autori del reportage denunciano che “i fondamenti scientifici del protocollo olandese si rivelano piuttosto traballanti”. Come si legge nell’articolo, lo studio è stato più volte screditato a causa della mancanza di un gruppo di controllo, del breve periodo di follow-up, del numero di partecipanti che si sono persi nel follow-up e di altri difetti metodologici fondamentali. Inoltre uno dei partecipanti a questo storico studio è addirittura morto a causa delle complicazioni della cosiddetta chirurgia di “conferma del genere”, com’è chiamata nel gergo dei transattivisti.

Gli autori auspicano anche in Olanda inchieste indipendenti come quelle condotte in Svezia, Finlandia e Inghilterra che hanno portato i governi di questi paesi ad abbandonare il modello “affermativo” per tornare a un approccio psicoterapeutico nel trattamento di questi giovani vulnerabili.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

12/01/2023
0112/2023
Sant'Ansano

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Politica

Come funziona la propaganda all’eutanasia

Tutte le tecniche dei teorici della “dolce morte”, tra manipolazione dei dati e ricorso sistematico al cavallo di troia del caso limite

Leggi tutto

Società

Marco Tarquinio parliamone….

Caro Marco, ci conosciamo da un quarto di secolo e i miei primi anni di vita professionale li ho condotti apprezzando le tue doti di collega accorto e ligio, aiutando credo in maniera decisiva la tua scalata alla direzione di Avvenire. Mi permetterò dunque la franchezza per una volta spoglia dalle ipocrisie del cattolichese, a cui il tuo giornale quotidianamente ci abitua. Il riferimento è alla lettera di Valeria Fedeli e alla tua risposta pubblicate il 20 dicembre 2016 sotto il titolo “Fedeli: il mio impegno per educare alla parità tra uomo e donna”. Il Popolo della Famiglia, movimento che presiedo, non chiama la signora ministro o ministra o che dir si voglia, è indegnamente seduta a viale Trastevere avendo mentito sui suoi titoli di studio, millantato una laurea mai posseduta, addirittura non ha mai sostenuto neanche l’esame di maturità. Abbiamo dimostrato questi fatti con evidenza, colei che noi chiamiamo “pinocchia” li ha candidamente ammessi, con arroganza non ha presentato le dimissioni che sarebbero state considerate naturali e ovvie in qualsiasi paese del mondo. Anzi, cerca legittimazione venendo a scrivere una lettera densa di bugie proprio al direttore di Avvenire, che non ritiene di menzionare l’incidente del titolo di studio inventato (per non dover menzionare il Popolo della Famiglia), mentre nello scritto della signora riscontra “lineare chiarezza

Leggi tutto

Politica

Lettera al signor ministro

Lei è Ministro delle Pari Opportunità e poi dopo della Famiglia. Quindi per Lei le Pari Opportunità sono più importanti. Perfetto, allora, iniziamo con queste. Uomini e donne vivono la famiglia e il lavoro diversamente: spiace iniziare con la biologia, ma le mamme mettono ancora al mondo bambini e ne hanno bisogno (si pensi a quante donne, passati i trentacinque anni, chiedono di avere accesso alle tecniche di fecondazione assistita: circa 78 mila coppie nel 2017, ma ahinoi solo 13 mila bambini, nascono), i bambini poppano ancora da mamma e/o comunque hanno necessità di stare con questa più a lungo possibile. Inoltre i bambini maturano la loro parziale autonomia nei primi tre anni di vita, e durante questi tre anni (dalla nascita ai 36 mesi), si forma tutto il loro bagaglio psicologico che la Teoria dell’Attaccamento (cfr. 100.000 baci

Leggi tutto

Politica

Saremo l’antidoto principale

Di Bibbiano si tace sempre un dato: i bimbi vennero sottratti alle famiglie utilizzando le perizie del finalmente condannato Claudio Foti di Hansel&Gretel per assegnarli tramite Federica Anghinolfi persino a coppie lesbiche di sue ex fidanzate. Donne spostate di testa che scaricavano le bambine per strada sotto la pioggia perché non volevano confermare gli “abusi” subiti in famiglia, urlando come matte (gli audio sono disponibili agli atti e fanno paura). A un papà la Anghinolfi tolse i bambini di 3 e 5 anni accusandolo di “omofobia” perché non accettava che la moglie si fosse messa con una donna: “Lei non vedrà i suoi figli finché non imparerà ad accettare le relazioni di genere”. I bimbi tornarono a casa solo dopo l’arresto della Anghinolfi, ma ormai traumatizzati per sempre.

Leggi tutto

Media

Volo solo chi osa farlo

in questi giorni l’autrice dell’articolo ho trovato questo libro ed ha pensato di parlarcene In un tempo dove il più grande punto interrogativo sono i giovani, la scuola, questo libro di Michele Smecca è la certezza che il nostro sguardo deve essere rivolto a questi ragazzi e al loro potenziale.

Leggi tutto

Politica

Lobby Lgbtqia+ è delusa in sede ONU

I 54 Stati membri della Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione delle donne si sono rifiutati di piegarsi alle pressioni degli Stati Uniti e dell’UE su certe questioni LGBTQIA+.

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano