Politica
di Mario Adinolfi
ICEBERG, ICEBERG!
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Con enorme incoscienza i tank tedeschi torneranno dopo 80 anni a battersi contro quelli russi mentre l’autocrate ucraino, quello a cui mandiamo armi sempre più distruttive perché è il campione dell’Occidente democratico, epura mezzo governo con l’accusa di “corruzione”. Modello cinese. O nordcoreano se preferite. Zelensky ha chiuso per decreto undici partiti di opposizione, incarcerato il leader di quello maggiore, impedito all’informazione libera di andare in onda, schiacciato e ucciso per anni la maggioranza russofona e russofila nel Donbass, utilizzando come testa d’ariete i nazisti del battaglione Azov. Nel colmo della follia lo abbiamo invitato e lo applaudiremo a Sanremo, magari con Damiano dei Maneskin che avrà sventolato, dopo un lungo bacio al chitarrista, la bandiera ucraina al grido nazi Slava Ukraini. Ci meritiamo l’orchestrina del Titanic. Iceberg, iceberg!