Media
di Giuseppe Udinov
La docuserie su Cleopatra nera di Netflix è un flop
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Ancor prima del suo arrivo su Netflix, la docu-fiction sulla vita della leggendaria Cleopatra ha catalizzato su di sé un mucchio di critiche sia dagli esperti di storia che dallo spettatore medio. Ancora una volta la Storia è finita nel mirino di che vuole cercare di scrivere e raccontare, a proprio uso e consumo, i grandi personaggi che hanno lasciato un segno nell’immaginario comune. Una riscrittura che può essere funzionale (più o meno) quando si tratta di una serie tv, e di recente lo abbiamo visto con La Regina Carlotta, ma una scelta del genere non può essere presa in considerazione nel momento in cui si parla di un documentario e per di più con attori in carne e ossa. Il progetto di Netflix, che è nato per raccontare la storia di Cleopatra in un’ottica più pop e meno austera, celebrando la donna che c’è dietro la regina, ha subito l’effetto contrario. Pur arrivando in vetta alla top 10 delle serie in costume più viste dal pubblico pagante, le critiche accese hanno contribuito a affossare la docu-fiction, almeno nell’indice di gradimento da parte del pubblico.
4 gli episodi prodotti della durata di 40 minuti ciascuno - disponibili dal 10 maggio - che celebrano il mito di Cleopatra, la donna che, politicamente, è stata così decisa nell’espandere il suo regno arrivando a stringere un accordo anche la grande città di Roma. Sulla figura di una donna così fuori dagli schemi sono state dedicate diverse rappresentazioni in tv come al cinema, ognuna di queste ha riletto il mito con un’ottica diversa. Nessuna, però, si era spinta fino a questo punto. Tutto può essere perdonato, tranne il fatto di idealizzare una Cleopatra di colore. Una scelta bizzarra e molto forte, se la si vuole leggere da questo punto di vista, ma che alla fine è poco funzionale. Qui ci si trova ben oltre la cancel culture. È come se si volesse scrivere la storia a proprio uso e consumo. Questa scelta, non solo ha scaturito una marea di critiche, ma ha mosso una lunga serie di polemiche in giro per il web in cui si chiede a gran voce di cancellare la docu-fiction dal catalogo di Netflix.