Aumento del prezzo dei prodotti alimentari, siccità, conflitti armati e conseguenze della pandemia di Covid-19 stanno trascinando alcuni Paesi più poveri dell’Africa orientale nella carestia.
Nel 2005 l’Etiopia ha legalizzato l’aborto nella speranza di ridurre la mortalità materna. La sua legge è piuttosto liberale, più o meno come quella del Regno Unito. L’aborto è su richiesta, senza condizioni. Con quale risultato?
Etiopia - Una fattoria comunitaria per le famiglie
La siccità e l’aumento dei prezzi stanno causando problemi di salute dovuti alla mancanza di cibo nella popolazione dell’Etiopia e il 70% delle famiglie nella città di Emdibir non è in grado di mettere il cibo in tavola: dalla consapevolezza di queste difficoltà nasce l’appello di “Catholic Mission”, Direzione nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Australia, che intende contribuire alla realizzazione di una fattoria comunitaria nell’Etiopia centrale.
Se non eliminiamo la guerra, sarà lei a eliminare gli etiopici
La Chiesa cattolica in Etiopia è inoltre mobilitata, insieme alla Chiese sorelle in altre parti del mondo, a soccorrere le popolazioni colpite dalla guerra negli Stati di “Tigrai, Amhara, Oromia, Afar e Benishangul Gumuz con generi alimentati e di prima necessità”.
Etiopia - Felicità per il rilascio delle religiose
La liberazione arriva in un momento di possibile cambiamento di scenari nel grande Paese del Corno d’Africa, travolto da ormai 14 mesi da una terribile guerra iniziata nella regione del Tigray e tracimate in altre aree
Etiopia: il Tigray nella morsa di crimini efferati
L’Etiopia si trova in una situazione di enorme difficoltà. Sembra che tutto ci stia spingendo verso il baratro. Cresce il terrore; aumenta la diffidenza tra i gruppi. Preghiamo il Signore perchè finisca questa spirale di violenza: poi potremo trovare le strade per guarire le ferite: ma adesso è soprattutto il momento di salvare le vite di tutti gli innocenti esposti a rischio di morire in un paese dilaniato; dove fino a poco tempo fa tutto sembrava promettere un futuro migliore”.
ETIOPIA - La Chiesa “soffre e condivide ansie e dolori dell’umanità”
La lettera, pervenuta all’Agenzia Fides, è indirizzata a “tutto il clero cattolico, religiosi e religiose, credenti laici e persone di buona volontà” e giunge a al termine di un anno segnato dall’escalation militare che ha visto fronteggiarsi l’esercito regolare e i ribelli del TPLF (Fronte popolare di liberazione del Tigray) senza esclusione di colpi.
L’ondata di arresti si è abbattuta, dall’inizio di novembre anche sui Salesiani: 28 religiosi sono stati arrestati durante una brutale e illegale irruzione alla sede nazionale delle Opere di don ad Addis Abeba. Tra gli arrestati anche un ottantenne.