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Se twitter censura gli attivisti pro life
Live Action, di Lila Grace Rose, riceve intimazioni dal social network perché rimuova i tweet di denuncia del mercato di organi. Anche in Italia conosciamo bene questo atteggiamento dei media: i pride hanno sempre garantita una copertura mediatica di prim’ordine, pure quando sono quattro gatti scomposti, mentre le proteste pro-life o le veglie di preghiera o i family day non sono meritevoli nemmeno di un rapido cenno. La faziosità della Rai a incensare perennemente il PD rasenta l’idiozia e Mediaset si è perfettamente allineata allo stile progressista in salsa animalista (Dudù ci ha messo la zampa), mentre per La7 tutti i mali vengono dal M5S. Per tutti le destre sono attaccabrighe populiste, il PDF non esiste, la Chiesa va bene se conferma il PD, si immischia senza diritti se lo contesta.
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