Politica
Sturzo e l’occasione storica
C’è un’occasione storica oggi per chi crede che davvero “historia est magistra vitae” (e io da laureato in Storia ci credo). Davanti ai ceffi urlanti, che si dicono di tutto e sono pronti a fare di tutto per contendersi un potere che poi gestiscono in maniera analogamente disastrosa, perché privi di un orizzonte valoriale alto che li faccia agire diversamente, davvero c’è un grande spazio per il neopopolarismo delle parole pacate, refrattario agli slogan semplificatori e piuttosto affascinato dalla complessità. Soluzioni concrete a problemi concreti, individuazione delle emergenze vere e intervento diretto a risolverle, risolutezza nell’azione e pacatezza nella mobilitazione, possono essere chiavi di un ritorno a Sturzo che anche oggi può essere decisivo. I liberi e i forti si muovano, partendo da una dimensione cristianamente ispirata, che impedisca prima di tutto ulteriori danni al territorio della cultura della vita e della famiglia, che va presidiato perché solo da questo l’Italia può ripartire. Lo sapeva Sturzo e lo sappiamo noi. I 220mila del Popolo della Famiglia che il 20 gennaio invieranno i loro delegati che si ritroveranno a Roma per celebrare non il passato di un primo secolo di popolarismo, ma l’aprirsi al futuro di un secondo secolo in cui un rinnovato appello ai liberi e forti è necessario, saranno i primi protagonisti di questa rivoluzione possibile. Di un cambiamento vero, discontinuo rispetto al presente e totalmente dissimile rispetto ai modelli di gestione attuale del potere.
Leggi tutto