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La censura della Rete
“La ‘diffusione di notizie false’ è già sufficiente a ricattare chiunque – scrive Pennetta - , dal momento che ci sarà una commissione che stabilirà quali notizie sono false questa avrà in mano il potere di impedire qualsiasi notizia non conforme alle versioni ufficiali. Tutte le notizie che potrebbero favorire il versante “populista” (termine anch’esso vago che designa qualunque movimento contrario alla UE, Euro, NATO, TTIP, CETA, FMI ecc…) saranno con la nuova legge punite penalmente (pag. 3 ddl). Stabilito il criterio col quale una notizia diventa una ‘fake news’ il legislatore pone una trappola insidiosa ma quantomai rivelatrice delle reali intenzioni della proposta di legge. Poiché la libera informazione ha prodotto i suoi effetti quando una serie di testate che si sono conquistate la fiducia dei lettori negli anni hanno cominciato a convergere nei giudizi dando origine ad una massa compatta di persone informate e determinate che poi sono andate a votare, lo scopo è adesso quello di bloccare le notizie che compattano settori significativi di opinione pubblica lasciando libera circolazione a quelle che per un motivo o per un altro non coagulano l’attenzione restando singole opinioni. Si potrà parlare, certamente dice la legge, purché non ci si “fili” nessuno (pag. 5 ddl)”.
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